Erano i primi anni ’70, anni difficili, nei quali comunque qualcosa di buono accadde.
Esattamente il 29 – 09 – 1974, sotto la spinta di alcuni giovani e con la fattiva collaborazione dell’allora coadiutore dell’oratorio di Germanedo Don Francantonio Bernasconi, vedeva la luce una nova società sportiva.
Quale sarà stato il primo pensiero degli allora baldi giovani?
Forse come battezzarla?
E’ come se ti nascesse un figlio e in questi frangenti tutti hanno un nome da consigliarti; ma il “colpevole” non si troverà forse mai.
Già, perché in un mondo sportivo pieno di Real, Atletico, Olimpia, Audace, Internazionale…. e via di seguito, i nostri eroi decisero di sfidare il facile riso e l’onomatopea e tra un bicchierino di vin santo e l’altro ( penso ) deliberarono: “Polisportiva Rovinata”.
Ti fa ridere questo nome?
Bene, partiamo dall’inizio forse capirai.
Se capiterai dalle parti di Lecco ( o se già ci sei ), guardando verso il famoso Monte Resegone, scoprirai una macchiolina bianca nel verde, poco sopra le ultime case del vecchio nucleo di Germanedo.
Quella macchiolina altro non è che il santuario della Madonna della Rovinata
Ad esso è intitolata la nostra polisportiva; svelato l’arcano!
“Polisportiva Rovinata”; al nostro primo Presidente il compianto Ivo Frigerio, così piacque e così il nome è rimasto e spero rimarrà.
Da quale sport cominciò la neonata società?
Calcio maschile e pallavolo femminile!!!!
Non è fantastico?
Colori sociali: bianco e rosso anche se la prima maglia calcistica nella memoria era un rigato sottile giallo/verde in lanetta o fibra comunque non più in uso.
Le ragazze no, loro in bianco/rosso da sempre ( e pantaloncini attillato blu ) cavolo, ho recuperato la memoria!
Un manipolo di uomini di sport ( Bonacina, Scola, Milani, Canella, Nava, Corrado, Invernizzi…) i primi a cimentarsi con gli aspiranti calciatori.
Molta più ressa e concorrenza negli anni a venire per allenare Betty, Enrica, Cristiana, Assunta, Elena , Franca… le nostre pallavoliste!
L’avvicendarsi di varia umanità appassionata di sport, ci ha condotto nei primi anni ’80 ad introdurre altri sport: ciclismo, atletica, ping-pong, judo e basket che con alterna fortuna ci ha accompagnato per brevi tratti della nostra esistenza.
Oggi la corsa è una piccola grande realtà!
Sopravvissuta negli anni con i suoi pochi mezzi e il prezioso contributo dei parrocchiani, è da trent’anni un patrimonio della nostra città, sempre tesa alla diffusione dello sporto pulito e leale; valori condivisi da tutti coloro che via via si sono avvicendati, come sportivi dirigenti o semplici appassionati.
Ringrazio la Polisportiva e gli auguro di percorrere un cammino ancora lungo e sempre nel solco dei valori nel tempo consolidati ma con rinnovato entusiasmo e nuove iniziative, per far crescere e moltiplicare il bene più prezioso della nostra società sportiva: i ragazzi.